family reuniting to italian citizens at the airport

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Visto Per Familiare di Cittadino Italiano o UE: Cosa è Cambiato dal 2024- Guida 2025

Dal 1° giugno 2024 sono entrate in vigore importanti modifiche alla procedura per il visto di ricongiungimento familiare con cittadino italiano o dell’UE. Queste novità derivano dalla modifica dell’articolo 23 del D.Lgs. 30/2007 e introducono una nuova modalità di gestione, più semplice e diretta, per i familiari extracomunitari che desiderano vivere in Italia accanto ai propri cari.

Questa guida ti spiega come ottenere il visto per motivi familiari con cittadino italiano quali sono i requisiti, i documenti necessari e cosa cambia rispetto alla normativa precedente.

Niente più visto turistico: arriva il visto nazionale per motivi familiari

Una delle principali novità è che non sarà più possibile usare il visto per turismo o visita a familiare (VSU) per finalità di ricongiungimento. Dal 2024, è obbligatorio richiedere un visto nazionale (VN) per motivi familiari, previsto dal D.I. 850/2011, Allegato A, punto 10.

Le caratteristiche del nuovo visto:

  • Durata: 365 giorni, con ingressi multipli
  • Gratuità: il visto è rilasciato senza costi, come stabilito dall’art. 5, comma 3, D.Lgs. 30/2007
  • Permesso di soggiorno: entro 8 giorni dall’ingresso, il familiare deve richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari
  • Nessun nulla osta richiesto dallo Sportello Unico per l’Immigrazione

Questo rende la procedura molto più snella per chi si chiede come trasferirsi in Italia come coniuge di cittadino italiano 

Chi può richiedere il ricongiungimento familiare?

Secondo l’art. 2 del D.Lgs. 30/2007, possono ottenere questo tipo di visto:

  • Il coniuge
  • Il partner registrato, se equiparato al matrimonio nello Stato di origine
  • I figli:
    • minorenni
    • maggiorenni ma a carico
  • I genitori a carico
  • I minori adottati, affidati o sotto tutela
  • In casi eccezionali, altri parenti conviventi e a carico, se giustificati da motivi gravi di salute

Quali documenti sono richiesti?

Per ottenere il visto per coniuge cittadino italiano extracomunitario, o altri familiari, è necessario presentare:

  • Lettera di invito del cittadino italiano o UE
  • Documento di identità del familiare residente in Italia
  • Documentazione tradotta e legalizzata che provi il rapporto familiare (matrimonio, nascita, adozione)
  • Prova del carico economico, se richiesta (es. redditi del familiare italiano)

Permesso di soggiorno: cosa fare una volta in Italia

Il familiare che entra in Italia con questo visto ha 8 giorni di tempo per richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari. Questo si fa:

  • Presso gli uffici postali abilitati con il kit postale
  • In alcune città, anche direttamente in Questura

Documenti da presentare:

  • Copia del visto
  • Passaporto
  • Lettera di invito
  • Documentazione del legame familiare

Durante l’attesa, il familiare può soggiornare legalmente in Italia con la ricevuta della domanda.

Visti per soggiorni brevi (meno di 90 giorni)

Per chi accompagna o raggiunge il cittadino italiano/UE per soggiorni inferiori a 3 mesi, è ancora possibile richiedere un visto turistico. Tuttavia, il richiedente dovrà dimostrare il rapporto di parentela.

Per i familiari non rientranti nei casi previsti dal D.Lgs. 30/2007, la richiesta sarà valutata come visto turistico ordinario.

Familiari di cittadini italiani che non devono chiedere il visto

Esistono casi in cui i familiari extracomunitari non hanno bisogno di visto per entrare in Italia:

  • Se provengono da Paesi che non richiedono visto per brevi soggiorni
  • Se sono conviventi con un cittadino italiano
  • Se possono dimostrare documentazione completa del legame e della convivenza

In questi casi, possono richiedere direttamente il permesso di soggiorno senza visto di ingresso, ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. 394/1999.

Documenti richiesti:

  • Atto di matrimonio o certificato di nascita
  • Prova di convivenza (stato di famiglia, residenza)

Inoltre, questi familiari sono non possono essere espsulsi in base all’art. 19, comma 2 del D.Lgs. 286/1998. T.U. Immigrazione

Perché è cambiata la normativa sul vito di ingresso per motivi familiari?

La riforma si allinea alle raccomandazioni della Commissione Europea, che ha invitato l’Italia a uniformarsi alle direttive comunitarie in tema di libertà di circolazione e ricongiungimento familiare.

Il risultato è una procedura più coerente e snella, ma con nuovi obblighi per i richiedenti, come:

  • Richiedere visto nazionale obbligatorio per soggiorni lunghi
  • Presentare sempre la domanda di permesso di soggiorno una volta in Italia

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