Introduzione
Quando si fa richiesta di cittadinanza italiana, il Ministero dell’Interno mette a disposizione un portale online dove, nella sezione Verifica la tua pratica, è possibile seguire l’andamento della domanda.
Per verificare lo stato di avanzamento della domanda di cittadinanza, si deve accedere all’indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it con credenziali SPID e il codice K10 o K10/C.
Ogni fase è collegata a una dicitura specifica che indica il progresso della pratica.
È importante ricordare che le fasi mostrate sul portale non sono sempre completamente affidabili. Sebbene il sistema dovrebbe aggiornarsi automaticamente, nella pratica ciò accade raramente.
Spesso lo stato visualizzato online non corrisponde al reale avanzamento della domanda. Consultare i registri ufficiali può rivelare eventuali discrepanze. Per questo motivo, è fondamentale monitorare attentamente la pratica e, quando necessario, inviare solleciti per evitare che la procedura resti ferma.
Fase 1 e 2. Quanto dura. Verifiche iniziali (unificate)
“Sono in corso verifiche istruttorie ed elementi acquisiti relativi a chiarimenti e integrazioni con altri uffici.”
Il processo comincia con la raccolta dei documenti, spesso con l’assistenza di un professionista, e prosegue nelle prime due fasi, considerate unificate. In questo stadio, le autorità conducono accertamenti e verifiche con diversi ufficiQuesta fase iniziale è nota per la sua durata: può richiedere mesi o addirittura anni. Spesso i richiedenti devono inviare solleciti all’amministrazione per stimolare il progresso della pratica, poiché i ritardi sono frequenti a causa del carico di lavoro di prefettura e questura. Pazienza e costanza sono essenziali, ma un supporto legale può fare la differenza per evitare che la pratica si blocchi.
Fase 3: Acquisizione degli elementi istruttori
“Sono stati acquisiti elementi istruttori e cognitivi oggetto di necessari accertamenti utili alla definizione del procedimento.”
In questa fase, le autorità raccolgono tutti gli elementi istruttori e conoscitivi necessari per definire la procedura.
Una pratica gestita correttamente, grazie all’intervento di un professionista, tende a raggiungere questo stadio più rapidamente.
Fase 4: Valutazione della pratica
“Sono stati acquisiti tutti gli elementi informativi necessari, la pratica è in fase di valutazione. Iniziano le valutazioni e i pareri necessari rilasciati dai vari uffici.”
A questo punto, la pratica entra formalmente nella fase di valutazione. I diversi uffici coinvolti iniziano a rilasciare pareri e valutazioni. Questa è una delle fasi più delicate, perché il futuro della pratica dipende dall’analisi di tutte le informazioni raccolte nelle fasi precedenti.
Fase 5: Conclusione delle valutazioni
“La procedura relativa alla pratica in questione è conclusa ed il relativo provvedimento è stato inviato agli organi competenti per i conseguenti adempimenti e determinazioni.”
Una volta completate tutte le valutazioni, la domanda viene trasmessa agli organi competenti. Un esito positivo porta all’emissione del decreto di approvazione, inviato alla prefettura o, per chi si trova all’estero, all’autorità consolare.
Un esito negativo comporta invece la comunicazione formale di rigetto. Questa fase chiude di fatto il processo di valutazione e determina se la procedura continuerà verso la cittadinanza o si concluderà con un rifiuto.
Fase 6: Esito positivo e decreto
“L’istruttoria si è conclusa in modo favorevole, è in corso la trasmissione del provvedimento di concessione alla prefettura che lo notifica; se estero il provvedimento è inviato al Consolato.”
Quando l’esito è favorevole, il decreto di concessione viene inviato per la notifica. Se il richiedente risiede in Italia, la prefettura si occupa della notifica; se si trova all’estero, la comunicazione avviene tramite il consolato. A questo punto il richiedente può prenotare l’appuntamento presso il comune per la cerimonia del giuramento.
Fase 7: Comunicazione finale e giuramento
“La cittadinanza è stata concessa e l’ufficio competente lo notifica all’interessato: arriva comunicazione e si può prenotare l’appuntamento.”
Questa è la fase finale: il conferimento della cittadinanza italiana. L’ufficio competente notifica il richiedente, che può quindi fissare l’appuntamento per il giuramento presso il comune. La cittadinanza diventa legalmente effettiva solo dopo aver prestato giuramento.
Gli uffici coinvolti
Durante la procedura intervengono diversi uffici a seconda della fase: nelle fasi 1 e 2 solo prefettura e questura, dalla fase 3 in poi il Ministero dell’Interno e, per le domande dall’estero, anche l’autorità consolare. Per questo motivo affidarsi esclusivamente agli aggiornamenti del portale è rischioso. È sempre consigliabile consultare i registri ufficiali per verificare l’effettivo progresso della pratica.
L’importanza del supporto professionale
Un attento monitoraggio legale è fondamentale nella procdeura di cittadinanza. Un avvocato esperto in diritto dell’immigrazione può svolgere richieste di accesso agli atti per assicurarsi che la domanda prosegua correttamente e che eventuali (spesso frequenti) ritardi vengano gestiti. Anche se per legge il tempo dell’amministrazione per concludere la procedura è di 24 mesi, estendibili a 36 mesi, queste tempestiche non vengono quasi mai rispettate.
Senza un supporto adeguato, molte pratiche rischiano di restare bloccate per anni, generando frustrazione.
Con l’assistenza di un esperto, i richiedenti possono tutelare i propri diritti e aumentare significativamente le probabilità di far avanzare la pratica in maniera efficiente.