Introduzione al Decreto-Legge n. 146/2025
Il 3 ottobre 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge n. 146/2025, entrato in vigore il 4 ottobre 2025. Il decreto è stato trasmesso al Parlamento per la conversione in legge. Come tutti i decreti-legge, il Parlamento ha 60 giorni di tempo per approvare la conversione, durante i quali può apportare modifiche. In caso contrario, il decreto decadrebbe automaticamente.
Il provvedimento introduce importanti riforme e aggiornamenti al quadro normativo italiano sull’immigrazione, in particolare per quanto riguarda l’ingresso a fini lavorativi tramite il sistema a quote, comunemente noto come decreto-flussi. Questo sistema stabilisce i limiti numerici per i cittadini stranieri ai quali può essere rilasciato il permesso di lavoro e definisce i periodi in cui possono essere presentate le domande. Alcune categorie di lavoratori restano escluse dai limiti numerici, tra cui trasferimenti intra-societari, professionisti altamente qualificati, dirigenti e personale manageriale assegnato alle filiali italiane di società estere, docenti universitari, traduttori e interpreti e infermieri professionali.
Modifiche al sistema a quote in Italia (Decreto-Flussi)
Il decreto rafforza il sistema delle quote confermando e ampliando le misure introdotte dalla normativa precedente. Una novità principale riguarda l’implementazione completa delle domande di nulla osta al lavoro precompilate online. I datori di lavoro privati possono presentare un massimo di tre domande nell’ambito del sistema a quote, salvo ricorrano a un’organizzazione autorizzata.
Il termine per l’adozione del nulla osta decorre ora dal momento in cui la richiesta è imputata alla quota e non più dalla data di presentazione. Inoltre, il controllo sulla veridicità delle dichiarazioni dei datori di lavoro, precedentemente limitato alle domande standard a quota, è stato esteso anche alle domande fuori quota, inclusi i programmi di volontariato, lavoratori altamente qualificati e trasferimenti intra-societari, garantendo maggiore trasparenza nel processo.
Precompilazione delle domande e tempi di procedura
L’introduzione delle domande precompilate online semplifica il processo e riduce i tempi di attesa. Il limite di tre domande per i datori di lavoro privati garantisce un accesso equo al sistema a quote, mantenendo al contempo l’efficienza. Nel complesso, la misura rafforza la chiarezza procedurale e la prevedibilità sia per i datori di lavoro che per i richiedenti.
Maggiori tutele per lavoratori e sicurezza sociale
Il Decreto-Legge n. 146/2025 rafforza i diritti e le tutele dei lavoratori stranieri. I cittadini stranieri possono ora svolgere attività lavorativa anche durante l’attesa della conversione del permesso di soggiorno, non solo nei casi di rilascio o rinnovo.
La durata dei permessi di soggiorno per vittime di tratta, violenza domestica e sfruttamento lavorativo è stata estesa da sei a dodici mesi. Inoltre, i titolari di tali permessi hanno diritto all’assegno di inclusione sociale, riflettendo un impegno più ampio per la protezione e l’integrazione sociale dei lavoratori vulnerabili.
Lotta allo sfruttamento e governance
Per contrastare il fenomeno del caporalato, il decreto istituisce il Tavolo Caporalato come organismo permanente di coordinamento. La partecipazione è ora aperta anche agli enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono un ruolo importante nel sostegno ai lavoratori vulnerabili.
Estendere i controlli anche alle domande fuori quota rafforza trasparenza e responsabilità in tutti i percorsi di ingresso per motivi lavorativi. Queste modifiche dimostrano l’impegno dell’Italia nella tutela dei lavoratori e nella prevenzione dello sfruttamento.
Ingressi fuori quota e pianificazione triennale
Il decreto conferma la misura speciale che consente fino a 10.000 ingressi annui fuori dal sistema standard di quote per i lavoratori nel settore socio-sanitario. Tale misura riguarda in particolare coloro che prestano assistenza a persone anziane over 80 o con disabilità ed è stata estesa fino al 2028.
In precedenza, i decreti ministeriali per i giovani volontari stranieri venivano emessi annualmente. Con il nuovo decreto, i decreti saranno pubblicati ogni tre anni, garantendo maggiore stabilità e prevedibilità per le organizzazioni e i richiedenti.
Aggiornamenti sui ricongiungimenti familiari
Il decreto armonizza i tempi di rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare con la normativa europea, estendendo il termine massimo da 90 a 150 giorni. Questo assicura maggiore coerenza con gli standard UE e tempi più chiari per le famiglie che cercano di ricongiungersi.
Conclusione
Il Decreto-Legge n. 146/2025 rappresenta un passo avanti verso una politica migratoria più ordinata, trasparente e integrata. La combinazione di procedure digitalizzate, tutele sociali estese e pianificazione pluriennale crea un quadro moderno per la gestione del lavoro migrante. Queste misure si allineano con le strategie europee per ingressi regolari, protezione dei lavoratori e prevenzione dello sfruttamento, rendendo il sistema italiano più prevedibile, equo ed efficiente per datori di lavoro e lavoratori stranieri.